Occupandomi di crescita personale non posso non parlare di cambiamento. A me piace parlarne in termini di trasformazione e non c’è crescita senza trasformazione.
L’essere umano ha una spinta innata al cambiamento. In effetti la storia dell’umanità ci racconta quanto l’uomo sia in costante evoluzione, come si sia adattato e continui ad adattarsi ai cambiamenti più disparati.
Nella nostra quotidianità affrontiamo spesso dei cambiamenti pratici come: casa, lavoro, paese, scuola, amicizia, etc. Oppure ci troviamo a fare i conti con delle parti di noi che capiamo non essere funzionali e necessitano di essere guardate.
Delle volte assecondiamo questi cambiamenti, anche se con qualche disagio, ma nella maggior parte dei casi poniamo resistenza.
Perché? Cosa implica il cambiamento dentro di noi?
“So cosa lascio, ma non so quel che trovo”.
Mai un detto fu più azzeccato! Spiega chiaramente la cosa che, più di tutte, frena il cambiamento: la resistenza. Cosa significa?
La nostra vita è composta da diverse aree: lavoro, famiglia, amicizie, etc, in ognuna delle quali tendiamo a cercare una sorta di equilibrio, o zona di comfort, che ci dia sicurezza. Quando ci accorgiamo che questa sicurezza, per qualsivoglia motivo, vacilla, vacilliamo anche noi. Infatti, pur vivendo una situazione che non ci aggrada come dovrebbe e nella quale non ci sentiamo più a nostro agio, fatichiamo a lasciarla andare. Questo perché ci è familiare, e che in qualche modo ci fa sentire stabili e protetti.
Allo stesso modo però stare dove siamo a volte comporta un dispendio di energie: sentiamo che vorremmo cambiare le cose, ma ci sentiamo incapaci di farlo, ci sentiamo frustrati, arrabbiati, demotivati e questo non fa altro che peggiorare la situazione.
Come dicevamo, per natura, tendiamo a ricercare costantemente un punto di equilibrio anche se non è pienamente soddisfacente.
Certo, cambiare a volte significa stravolgersi, rimettersi in gioco, ricreare una nuova realtà in cui sentirsi a casa. Significa ridefinirsi come persona, nel proprio ruolo e nelle proprie convinzioni e tutto ciò può comportare paura, timore e fatica.
“Abbiamo sempre due scelte nella vita: accettarla così com’è o accettare la responsabilità del cambiamento.” Denis Waitley.
La buona notizia è che è assolutamente normale sentirsi disorientati quando la nostra realtà cambia (lo abbiamo provato anche in questi ultimi mesi), ma è proprio dal disorientamento e dalla crisi, che nascono nuove opportunità.
Quando sentiamo una spinta verso il cambiamento è perché vogliamo qualcosa di meglio per noi e per la nostra vita, perché ci volgiamo bene.
Pertanto è importante ricordare che, anche se è difficile, stiamo facendo qualcosa per noi stessi e che questo avrà ripercussioni positive sulla nostra persona e sulla nostra vita.
Inoltre, se sento la spinta a cambiare qualcosa è perché sono emerse nuove necessità e consapevolezze. Forse la sicurezza che provo nella situazione attuale, è illusoria. Forse questo contesto mi ha dato molto, ma ho compreso che è il momento di passare oltre.
Allora come possiamo affrontare il cambiamento? Ecco qualche consiglio che può esserti utile:
- chiediti cosa vuoi cambiare e perché
- Immagina ciò che desideri cambiare: come sarà ?come sarai? Dove sarai? Come ti sentirai?
- Resta focalizzato sugli effetti del cambiamento, senti le emozioni che provoca e falle entrare in profondità dentro di te.
- Inizia con piccoli obiettivi concreti e raggiungibili in modo da godere dei risultati ed essere motivato ad andare avanti
- Vai verso il tuo benessere, questo ti renderà felice e manterrà palpabile la tua motivazione
E quando il cambiamento non dipende da noi, ma da qualcosa di esterno? A tutti noi è capitato di “subire” gli effetti di un cambiamento che non abbiamo desiderato. Ma proprio per non viverlo in maniera del tutto passiva, possiamo provare a trasformarlo in opportunità per metterci nuovamente in gioco, vedere ciò di cui siamo capaci, lasciarci stupire dalle innumerevoli risorse di cui siamo dotati. Perché ogni essere umano ha innumerevoli risorse in dotazione, solamente non è abituato ad usarle.
Credo sia utile sottolineare che ognuno di noi ha i propri tempi in questo processo e che accettarli sia parte del processo stesso. È fondamentale desiderare il cambiamento e sentirsi pronti, almeno un pochino..perché assolutamente pronti non lo siamo mai..